Il giardino che vorrei, nel tempo che vorrei

L'importanza della manutenzione e cura degli spazi verdi

Il giardino che vorrei, nel tempo che vorrei

Il giardino non è solo uno spazio da riempire ma è soprattutto uno spazio temporale, un luogo non luogo, una bolla dove il “nasce, cresce, muore” si stratifica e costruisce anno dopo anno un ecosistema che interagisce con l’interno di quel “non luogo” e l’interiorità di chi lo frequenta. La progettazione di un giardino deve riuscire ad avere una prospettiva temporale e prevedere come la crescita delle piante andrà ad incidere sul futuro aspetto del giardino e l'interazione fisica che avverrà tra loro.

Il giardino non è il semplice piantare, ma un arricchire il terreno, strutturarlo, attirare insetti e animali; da un angolo spoglio e senza vita possiamo creare davvero un piccolo universo complesso e utile, energie in movimento che portano benessere psicofisico. La bellezza è ciò che vediamo ma c' è molto di più sotto quella bellezza!

Quanto tempo dobbiamo aspettare una fioritura, una combinazione di tessiture, quell' effetto tanto bramato e visto in qualche immagine in internet o in qualche visita ad un giardino importante?

Oggi abbiamo la risposta a tutto, studiando gli elementi e le interconnessioni tra terra, piante, tecnologia applicata all'irrigazione, lo studio dell'esposizione e delle temperature nelle varie stagioni riusciamo a fare delle previsioni temporali.

 

 

Il giardino è natura addomesticata nella ricerca dell'equilibrio dei sensi, la sua bellezza deve avere armonia nelle forme e nei colori, così come nei profumi, per avere un giardino quindi bisogna saper domare questa natura piantata, che è ben diversa dalla spontaneità delle piante selvatiche ma che spesso si cerca in qualche modo di copiare.

L’argomento che io metto in primo piano quando insieme ad un committente si cerca la soluzione personalizzata al proprio giardino è la manutenzione perché, seppur sottovalutata è ciò che ci consente di arrivare al risultato desiderato, molto più della quantità delle piante inserite nella pianificazione dello spazio verde.

La manutenzione è il vero punto di partenza, la cura svolge un ruolo rilevante rispetto a tutte le azioni che gravitano attorno al giardino, dalla progettazione alla realizzazione.

Si parte come i gamberi, al contrario, chiedendo al committente innanzitutto quanta dedizione è disposto a riservare al suo spazio verde per realizzare il capolavoro, un giardino personalizzato secondo le sue esigenze e disponibilità. Questo dialogo sincero ed onesto è importante per creare un rapporto duraturo nel tempo. Quando il giardino privato è piccolo o di medie dimensioni vi è la possibilità di allestirlo step by step, quindi è molto più semplice rendere fruibile la percezione della reale manutenzione nel tempo e nelle varie stagioni. Per grandi spazi verdi è utile un piano di frazionamento, ad esempio suddivisione dei lavori per tipologie di piante.

Ogni gruppo di piante richiede interventi diversificati di manutenzione, il prato ha necessità più frequenti rispetto alle alberature, inoltre, per ogni gruppo è necessario avvalersi di personale specializzato, perché ad esempio chi tratta il prato non ha competenze in arboricoltura. Alcuni interventi specifici necessitano di professionisti e tecnici, altre lavorazioni più semplici e ordinarie possono essere eseguite da operatori del verde, questo è altro piano su cui vanno valutati gli interventi di manutenzione.

Un albero, a seconda della specie, necessità di uno o poco più interventi annuali, mentre un aiuola di piante erbacee ha bisogno di più cure, con una pausa nei mesi invernali, ma se guardiamo ai costi di personale e utilizzo di attrezzature sono maggiori quelli per la manutenzione arborea. 

Nel caso di grandi aree, per riuscire a quantificare gli interventi si lavora a gruppi, utilizzando specie che richiedano interventi nello stesso periodo, questo consente al giardino di crescere senza alcuna perdita e di essere sempre in piena forma.

La cultura delle piante erbacee perenni da fiore si basa sulla manutenzione, siamo ancora molto legati alle piante annuali proprio per questo, spesso dopo aver progettato e piantato questi giardini si “abbandonano” pensando erroneamente che la pianta perenne faccia tutto da sola. L’ unica differenza essenziale tra perenne e annuale è che l' annuale va piantata due tre volte l' anno, la perenne una volta sola, ma va manutentata ad ogni cambio di temperature, soprattutto perché spesso è rifiorente e necessita di potature su base stagionale.

Come tutti i sistemi ai quali non si è abituati per tradizione spesso sembra complicato, in realtà anche in questo caso ci sono delle regole di base, uno schema da seguire. Per allestire grandi spazi verdi vanno ponderate bene le spese e comprese le possibilità realizzative in base a quanto dedicato all' allestimento, si trova sempre il modo di bilanciare le cose, la progettazione di un area non è solo distribuzione estetica, ma è anche un piano progettuale che equilibra bellezza ed economia.

È un gioco semplice e complicato allo stesso tempo: la realizzazione di un giardino è il capolavoro che riflette quell’immagine tanto bramata di tessiture di forme e colori con la quale la nostra mente continua ad ossessionarci, per la quale a opera completata comprenderemo il grande sforzo tecnico, fisico che economico.

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